giovedì 10 luglio 2014

A Palermo le sacre scritture sono in braille.

PALERMO - Un “non vedente” potrà leggere ufficialmente la Sacra Scrittura in chiesa durante le celebrazioni liturgiche. Sarà possibile perché è stato istituito lettore in cattedrale nel corso di una celebrazione eucaristica, presieduta dal card. Paolo Romeo.
Paolo Ventimiglia, non vedente a seguito di una malattia genetica, appartenente alla parrocchia di Sant’Antonio, ex centralinista all’Asl n. 6 dove ha lavorato per 42 anni. L’uomo, adesso in pensione, ha conseguito l’attestato di merito presso la Scuola Teologica di base dell’arcidiocesi di Palermo, partecipando al corso di formazione per i ministeri che gli permetterà di avere la preparazione teologica. Insieme a Ventimiglia saranno istituiti altri 10 lettori e 9 accoliti. I lettori e accoliti hanno frequentato la scuola annuale per i ministeri diretta da don Alessandro Spera insieme ai collaboratori Vincenzo Sansone e Mariella Cottone.


Ventimiglia Francesco Paolo
“Debbo ringraziare il direttore della scuola per i ministeri don Alessandro Spera che mi ha formato – dichiara – e il mio amico Giuseppe Milano che mi ha aiutato a leggere la Sacra Scrittura. In precedenza ho già letto in chiesa in occasione del matrimonio di mio figlio Mariano e di una visita del cardinale Salvatore De Giorgi in parrocchia, ma leggere da lettore istituito sarà davvero emozionante e al tempo stesso inverosimile, ancora non ci credo e sono emozionato”.
Ventimiglia tradurrà egli stesso il testo domenicale e leggerà con il metodo “Braille”. Mi farò dare settimanalmente le letture dal mio parroco frà Tindaro Faranda e le trasferirò grazie ad un programma informatico nel Pc – aggiunge – adesso è un po’ complicato, ma sono in attesa di una dattilo braille che ho richiesto da una ditta che si trova in Spagna e attraverso una stampate avrò il mio testo domenicale”.
A Paolo piace tantissimo leggere la seconda lettura. “Preferisco questa lettura – continua - ma nel periodo pasquale mi piace anche la prima tratta dagli Atti degli Apostoli”. Il lettore istituito non si vuole fermare perché l’anno prossimo desidera frequentare la facoltà teologica di Sicilia. “Se troverò qualcuno che mi accompagnerà – conclude – voglio conseguire la laurea in teologia”. (set)
fonte: www.redattoresociale.it

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